Associazione tra perdita muscolare scheletrica e gli esiti a lungo termine dei pazienti con carcinoma esofageo trattati con chemioterapia neoadiuvante


L'obiettivo dello studio è stato quello di studiare il cambiamento nella massa muscolare scheletrica e di valutare l'impatto prognostico della sarcopenia sui pazienti con carcinoma esofageo.
Lo studio retrospettivo ha riguardato 90 pazienti con tumore esofageo trattati con chemioterapia neoadiuvante, e successiva esofagectomia.

L'indice muscolare scheletrico ( SMI ) è stato definito in base alla tomografia computerizzata ( TC ) del tessuto muscolare della sezione trasversale totale, misurata al terzo livello lombare usando un analizzatore di volume prima della chemioterapia neoadiuvante e dell'intervento chirurgico.
L'indice SMI è stato calcolato mediante normalizzazione in base all'altezza; la perdita di muscolo scheletrico ( SML ) è stata definita come ( valore SMI pre-chemioterapia - valore SMI preoperatorio ) × 100 / SMI pre-chemioterapia.

La sarcopenia è risultata evidente in 72 ( 80% ) pazienti prima della chemioterapia neoadiuvante e in 77 ( 85.6% ) pazienti prima della chemioterapia neoadiuvante e della chirurgia.

Il valore dell'indice SMI è risultato ridotto in 28 ( 68.9% ) pazienti e la perdita muscolare scheletrica mediana è stata del 3.3%.

Il tasso di sopravvivenza globale ( OS ) a 3 anni è stato del 68.9% nel gruppo bassa perdita muscolare scheletrica e dello 0% nel gruppo ad alta perdita della muscolatura scheletrica ( P inferiore a 0.001 ).

La sarcopenia prima della chemioterapia neoadiuvante o dell'intervento chirurgico non era significativamente associata a sopravvivenza globale.

L'analisi multivariata ha identificato l'alta perdita muscolare scheletrica come fattore prognostico indipendente.

Questi risultati hanno indicato che la perdita muscolare scheletrica è associata a un esito a lungo termine peggiore per i pazienti con carcinoma esofageo trattati con chemioterapia neoadiuvante. ( Xagena2019 )

Kamitani N et al, Surg Today 2019; Epub ahead of print

Gastro2019 Onco2019 Farma2019


Indietro

Altri articoli


Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...


La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha concesso l'approvazione normativa per l'uso di Nivolumab ( Opdivo ),...


Trastuzumab ( Herceptin ) è un anticorpo monoclonale contro HER2 ( noto anche come ERBB2 ). L'obiettivo principale dello studio...


Camrelizumab ( AiRuiKa ), un anticorpo anti-PD-1, ha mostrato una moderata efficacia nel carcinoma esofageo a cellule squamose. Apatinib, un...


La chemioterapia di prima linea per il carcinoma esofageo a cellule squamose avanzato porta a esiti sfavorevoli. L'anticorpo monoclonale Nivolumab...



I pazienti con carcinoma a cellule squamose esofageo avanzato o metastatico hanno una prognosi sfavorevole e poche opzioni di trattamento...


La Commissione Europea ( EC ) ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma...